Attività Ospitate
Mind the gap
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Il progetto Mind the gap è un’iniziativa dedicata alle arte visive contemporanee organizzata da Altreforme a partire dal 2017, in collaborazione con diverse realtà culturali e istituzionali della Regione Friuli Venezia Giulia.
L’iniziativa è dedicata a Franco Basaglia, lo psichiatra ispiratore della legge 180 e della chiusura dei manicomi, e ha anche l’obiettivo di rafforzare negli anni, attraverso una molteplicità di azioni, processi culturali partecipativi. Come affermava Basaglia, l’arte e la cultura possono diventare un dispositivo per coinvolgere, assieme ai luoghi, il sistema di relazioni che questi luoghi ospitano.
La quinta edizione di Mind the Gap è composta da una mostra, un laboratorio artistico partecipato, una conferenza e da una serie di presentazioni e attività formative in diversi comuni della Regione e fuori.
Il tema di questa edizione è il perturbante, un significante che si muove tra noto e ignoto, tra familiare ed estraneo. Gli artisti invitati, si muovono lungo una linea di confine che esplora la rottura del senso di ciò che definiamo identità, indagando la relazione tra normalità e diversità, tra umano e animale, tra bestialità e controllo, tra animato e inanimato.
Corsi di Cittadinanza responsabile e italiano
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A frequentare questi corsi sono cittadini e cittadine non europei/e regolarmente soggiornanti sul territorio.
L’iniziativa si focalizza sul far avvicinare chi partecipa alla lingua, alla storia, alla cultura, e alle istituzioni italiane.
I contenuti del corso sono raccolti in un kit didattico che Codes FVG ha costruito insieme ad altri partner, enti e associazioni, e con la consulenza scientifica dell’Università Ca’ Foscari Venezianel quadro di un progetto Impact del Fami 2014-2020.
B#SIDE WAR “PERIPHERAL MEMORIES” A UDINE
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Peripheral Memories è un viaggio tra passato e presente nella regione Friuli Venezia Giulia. È il racconto di un processo di crescita industriale e della successiva smobilitazione nelle zone dell’estremo confine di nord est: le Alpi Giulie e il Carso, la pedemontana Udinese e l’Isonzo.
9 artisti internazionali hanno compiuto una profonda ricerca sugli immaginari collettivi dell’industria «Made in FVG», coinvolgendo la cittadinanza e le imprese, indagando i settori del siderurgico-estrattivo, del tessile, del nautico-navale e del commercio del caffè. Al termine di un periodo di residenza, in presenza o da remoto, ciascun artista ha realizzato un’opera d’arte in grado di evocare l’identità produttiva e il legame con il territorio nelle forme e nei materiali. In esposizione, le opere di Neja Tomsic (Slovenia) con la collaborazione di #CantiereAltoAdriatico; Yilin Zhu (Cina) in collaborazione con #Friulinossidabili; Alice Mestriner (Italia) e Ahad Moslemi (Iran) in collaborazione con Molino MORAS – dal cuore del chicco un amore di farina, Nicola Ellis (UK) e Victoria Lucas in collaborazione con Fondazione Gruppo Pittini.
Le opere sono restituite al pubblico nella mostra Peripheral Memories, in cui la pluralità di linguaggi creativi si snoda lungo l’irregolare circolarità dello spazio espositivo, tra strutture pendenti, fotografie, proiezioni e installazioni a terra.
Giorgio Giaiotto: il mondo da Via Battistig
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“La vita di un uomo creativo è condotta, diretta e controllata dalla noia. Evitare la noia è uno dei nostri scopi più importanti.”
Saul Steinberg
Le parole di Saul Steinberg, uno tra i più importanti disegnatori e illustratori del XX secolo, non potrebbero rappresentare meglio la produzione artistica di Giorgio Giaiotto, “grafico umorista”, disegnatore, pittore udinese che si è ispirato più volte a Steinberg stesso.
Nato nel 1938, negli anni Cinquanta e Sessanta pubblica strisce e vignette su svariate testate umoristiche. Nel corso dei decenni sono molte le mostre a lui dedicate in tutto il mondo, e negli ultimi vent’anni si è impegnato nel collezionare locandine cinematografiche di pellicole di ogni tipo, che l’associazione Constraint ha allestito nel 2019 in quello che ora è Spazio35.
Nell’ottica di coerenza e continuità tra l’associazione e il luogo che ospita la sua sede, “Giorgio Giaiotto: Il mondo da Via Battistig” intende mostrare e approfondire uno dei tanti lati nascosti della città friulana.
Seguendo la filosofia dell’ “unire prima di aggiungere”, che guida di Spazio35 e gli elementi che lo compongono, l’intento di valorizzazione del territorio attraverso la cultura e le arti incontra la produzione di Giaiotto che nel tentativo di “evitare la noia” tramite l’umorismo e l’ironia, ci dimostra che Udine ha tanti lati nascosti ancora da mostrare…
La sfida ecosistemica – Associazione On Art – Tiziano Possamai
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Che rapporto può esserci tra una tribù della Nuova Guinea, una caldaia casalinga, la relazione tra una madre e il suo bambino, la guerra tra le nazioni, l’attuale crisi climatica?
In occasione della pubblicazione dell’edizione inglese del libro Dove il pensiero esita. Gregory Bateson e il doppio vincolo, il filosofo Tiziano Possamai ripercorre le tappe principali, le questioni e le scoperte più significative della multiforme ricerca di uno studioso la cui opera non smette di fornire importanti strumenti concettuali per leggere la realtà.
La lezione verte in particolare sugli studi che conducono Bateson a quel complesso di relazioni e di idee che tengono insieme la dimensione del vivente e che Bateson a un certo punto riconosce e definisce come Ecologia della Mente.
Introduce il fondatore di On Art, Gino Colla
La poesia friulana di Pier Paolo Pasolini – Associazione “Gli Stelliniani”
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L’Associazione “Gli Stelliniani”, con il patrocinio di On Art, organizza un incontro su Pier Paolo Pasolini insieme a Gianni Cianchi. Un incontro per riflettere sulla figura di un autore chiave del Novecento, sulla sua produzione, e sul suo ruolo nella società contemporanea.
Non è una Pandemia per i giovani. Cura e creatività
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Evento organizzato dall’associazione On Art e Athena: Città della Psicologia.
L’adolescenza è un periodo complicato della vita perché, in bilico fra infanzia e età adulta, i ragazzi sono insofferenti, insicuri e spesso infelici. Ma la pandemia ha complicato le cose, togliendo loro quella libertà e quello spazio, al di fuori delle proprie case, dove vivere esperienze nuove.
Un incontro relativo all’importanza del linguaggio artistico nelle relazioni di cura, che può creare un ponte comunicativo che dal corpo arriva alla mente, in un movimento circolare e fluido, favorendo l’espressione e la comunicazione, soprattutto durante il difficile periodo dell’adolescenza.
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La biblioteca dell’Africa presenta “Biblioteca in Jazz” con l’obiettivo di promuovere lo scambio tra culture e di combattere i luoghi comuni intorno al continente.
Gli incontri introdotti da Flaviano Bosco con “Storie di Jazz” hanno precedeuto Nevio Zaninotto (sassofono) e Dario Carnovale (pianoforte), Mauro Costantini (pianoforte) e Simone Serafini (contrabbasso), Filippo Ieraci (chitarra), Gianpaolo Rinaldi (pianoforte) e Simone Serafini (contrabbasso), Mattia Romano (chitarra) ed Emanuele Filippi (pianoforte), Time for Africa Jazz Band, Simone Serafini (contrabbasso), Mirko Cisillino (tromba), Francesco De Luisa (pianoforte), Marco D’Orlando (percussioni).
La rassegna durata circa un mese è all’interno del progetto Get Out di Time For Africa.